Villa Borghese
“Io custode della Villa Borghese, questo pubblicamente dichiaro: chiunque tu sia, purchè da uomo libero, non temere qui impacci di regolamenti; va pure dove vuoi, domanda quel che desideri; vai via quando vuoi. Queste delizie son fatte più per estranei che per il padrone”
Iscrizione del 1700 conservata ai Musei Vaticani
Villa Borghese è un ampio parco di 79 ettari che si estende nel centro e confina a sud con Trinità dei Monti ad Ovest con il Piazzale Flaminio e da cui si accede attraverso nove ingressi. L’accesso più pitoresco è quello che sale per i giardini del Pincio da dove si può godere una meravigliosa vista su Roma.
Insieme a Villa Ada e Villa Doria Pamphili rappresenta il polmone verde di Roma.
All’interno del parco si possono ammirare diversi edifici di cui il più famoso è quello della Villa Borghese Pinciana che ospita la Galleria Borghese.
La Villa Borghese Pinciana fu voluta da Papa Paolo V (Camillo Borghese 1552-1621).
La famiglia dei Borghese era una famiglia aristocratica senese che giunse a Roma intorno alla fine del 1500.
La villa detta “Il Casino Nobile” doveva raccogliere ed unificare le preziose collezioni d’arte del nipote del Papa, il cardinale Scipione Borghese. Per la prima volta nasceva una struttura con il preciso intento di far ammirare i tesori che conteneva: un museo in piena regola.
La collezione, partendo da un nucleo centrale di sculture antiche ed opere del Rinascimento, si arricchì di capolavori del Bernini e del Caravaggio.
La facciata è costituita da due corpi laterali uniti da un portico coperto a terrazza; da questo livello il corpo centrale, arretrato rispetto al primo e ornato di statue e busti all’interno di nicchie, s’innalza per due piani. I lavori della villa furono eseguiti all’inizio del 1600, dapprima sotto la guida dell’architetto Flaminio Ponzio e poi, alla sua morte, furono diretti dal fiammingo Giovanni Vasanzio ed infine da Girolamo Rainaldi.
L’aspetto originario cambiò verso la metà del settecento quando, per volere di Marcantonio IV Borghese, gli spazi interni furono modificati in stile Neoclassico dall’architetto Antonio Asprucci con l’aggiunta di marmi, stucchi, pietre dure e preziosi elementi d’arredo.
Nel 1807 la raccolta fu saccheggiata da Napoleone I, che costrinse il cognato Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte, a vendere al Louvre svariate opere che ancora oggi costituiscono il nucleo più importante della collezione archeologica del museo francese. Ma poiché mancava un contratto che ne attestasse la vendita, non risultavano espropriate e quando nel 1815 Antonio Canova fu incaricato di riprendere ai francesi le opere sottratte da Napoleone, non fu possibile riaverle.
In seguito la collezione fu nuovamente arricchita da Luigi Canina con reperti rinvenuti nel corso di scavi nei feudi dei Borghese. Per salvaguardarne la completezza Francesco Aldobrandini (dal 1832 principe Borghese) fece vincolare dal Fidecommesso tutte le opere, il che rese intoccabili nel loro complesso. Tutte le opere furono acquistate dallo Stato nel 1902 mentre nel 1903 lo Stato stesso cedette al Comune di Roma il parco con tutte le sculture e gli edifici perché tornasse di godimento al popolo romano.
Il giardino intorno la Villa era suddiviso in tre recinti: il Giardino Boschereccio, davanti al Casino Nobile, con ingresso su Via Pinciana, ricco di aiuole, giochi d’acqua, statue e fontane. Il Giardino delle Prospettive, che era il giardino privato del principe, con un reticolo di lecci tagliato in modo da lasciare libero lo sguardo; lateralmente al Casino si aprivano tre giardini segreti detti rispettivamente dei Melangoli, dei Fiori e della Meridiana; tutto intorno il parco per le battute di caccia. L’Uccelliera e la Meridiana concludono ai lati il tracciato dei Giardini Segreti.
Fanno parte del complesso di Villa Borghese:
L’Aranciera (Museo Carlo Bilotti)
Il Casale Cenci-Giustiniani
Il Casino del Graziano
La Casina delle Rose – Casa del cinema
La Casina del lago
La Casina dell’orologio
Il Casino (detto di Raffaello)
Il Casino Nobile (Galleria Borghese)
La Fortezzuola (Museo Pietro Canonica)
Il Galoppatoio (Villetta Doria)
Meridiana
Uccelliera
Silvano Toti Globe Theatre
Cinema dei Piccoli
Casina Valadier
Villa Lubin
Casina degli Uffizi
Indirizzo
Via Aldrovandi, Via Raimondi (2 ingressi), Via Pinciana (2 ingressi), Piazzale San Paolo del Brasile, Piazzale Flaminio, Piazzale Cervantes
Ingressi:
Via Aldrovandi, Via Raimondi (2 ingressi), Via Pinciana (2 ingressi), Piazzale San Paolo del Brasile, Piazzale Flaminio, Piazzale Cervantes, Piazzale Pablo Picasso (via di Valle Giulia)
Orario
Il parco è sempre aperto
Come arrivare
linea elettrica 116 ( percorso all'interno della Villa); bus 88, 490, 495, 491, 160 (attraversano la Villa); bus 910, 52, 53, 628, 926, 223, 217 (strade adiacenti la Villa); tram 19, 3, 2; metro linea A (fermata Flaminio o Spagna); stazione F.S. - piazzale Flaminio (Roma- Viterbo)